Beato Pier Giorgio Frassati

Vivere senza una fede,

senza un patrimonio da difendere,

senza sostenere in una lotta continua la Verità,

non è vivere, ma vivacchiare.

(Beato Pier Giorgio Frassati

 

 

 

Altre fonti da cui reperire informazioni sul

Beato Pier Giorgio Frassati

 

BOOKS

 

 AA.VV.

Pier Giorgio Frassati, terziario domenicano

Ed. Studio domenicano, II edizione Bologna 1991

Antonioli Francesco

Pier Giorgio Frassati, il borghese delle otto beatitudini
presentazione di Alberto Monticone, ed. Paoline,Milano 1989

Antonioli, Falciola, Labanca 

Pier Giorgio Frassati
presentazione di Giuseppe Lazzati, ed. Ave, Roma 1985,pp.134

Casalegno Carla

Pier Giorgio Frassati, una vita di preghiera
presentazione di Anastasio Ballestrero, ed Piemme, Casale Monferrato 1988, pp.181.

Una vita di Carità, Pier Giorgio Frassati 
prefazione di Giovanni Saldarini,ed Piemme, Casale Monferrato , 1990

Pier Giorgio Frassati
prefazione di Stefano Jacomuzzi, ed. Piemme, Casale Monferrato 1993

Claude P.Robert

L’attualità di Pier Giorgio Frassati
trad. di Marco Beltramo Ceppi, SEI, Torino 1960, pp 184.

Codi Marino

Pier Giorgio Frassati - una valanga di vita

Casale Monferrato, 2001, Portalupi Editore

Cojazzi Antonio

Pier Giorgio Frassati
SEI, Torino 1928 (nuova ediz.riveduta,Torino 1977, pp.XII-308)

Di Girolamo S.J.

Pier Giorgio Frassati, dalla preghiera all’apostolato
Ed.ADP, Roma 1990, pp.30

Di Lorenzo Maria

Pier Giorgio Frassati, L'amore non dice mai "basta"
Milano 2002,Paoline, pp.172

Del Rio Domenico

Frassati, santo della strada
Roma, 2002, Edizioni Studium, pp. 81

Falciola R.,Labanca A

Conosci Pier Giorgio
Ave, Roma 1998, pp.53

Frassati Luciana

L’impegno sociale

prefazione di Giorgio La Pira, Roma 1953, Edizioni Paoline

L’impegno sociale e politico di Pier Giorgio ,

(nuova edizione) presentazione di Carlo Trabucco,  AVE, Roma 1978

La Fede

prefazione del Card.Giacomo Lercaro, ed. Paoline, Roma 1954, pp. 340

La Carità

prefazione di Luigi Gedda, 2a ed.,SEI, Torino 1957, pp. 270.

Vita e Immagini

con scritti di Francesco Olgiati, Luigi Ambrosini, FilippoTurati,

Ennio  de Concini, Mario Soldati, Guido Piovene, Silvio Negro.

Ed. Sigla Effe, Genova 1959, pp.156.

Lettere di Pier Giorgio

prefazione di Lugi Sturzo, Roma 1950 (2a edizione) Brescia 1976.

Gli ultimi giorni 29 giugno-4 luglio1925

prefazioni di Giovanni Papini e di Ceslao Pera O.P. Carpentieri, Roma

Mio fratello Pier Giorgio

prefazione di G.Papini e present.di Ugo Poletti, Città Armoniosa,

Reggio Emilia,1982,pp.174

Calendario di una vita

introduzione di K.Rahner, Istituto La Salle,Torino 1981

Echi di memorie

raccolta di scritti di vari autori,ed. Marietti, Genova 1989,   pp.199.

Il cammino di Pier Giorgio

prefazione di Ceslao Pera O.P., ed. Rizzoli, Milano 1990. album pp.270                                Una vita mai spenta - Gli ultimi giorni

prefazioni di Giovanni Papini e Renato Romanelli, ed. La Stampa,

Torino 1992, pp. 137.

I giorni della sua vita

prefazione di Karl Rahner, 4a ed.,Studium, Roma 1993, pp.193.

La picozza di Pier Giorgio

Società Editrice Internazionale,  Torino 1995.album, pp.12

Pier  Giorgio Frassati - Lettere (1906-1925)

presentazione di Angelo Robbiati,ed.Vita e Pensiero, Milano 1996

Mio fratello Pier Giorgio. La fede

Editore Paoline Editoriale Libri, 2004, ISBN 8831526898

Massetti Franz

Pier Giorgio Frassati, nel ricordo di un amico
introduzione di Giuseppe Lazzati, ed.OR Milano 1976 (nuova  edizione Bologna 1984, pp. 112.)

Pierazzi Rina Maria

Così ho visto Pier Giorgio
Queriniana, Brescia 1955 (seconda edizione a cura di Sofia   Scavia, 1976, pp.276

Risso Paolo

Pier Giorgio Frassati, il giovane ricco che disse “sì”

Elle di ci editrice, Torino 1991, pp.167.

Scaltriti Giacinto Arturo

Pier Giorgio Frassati e il suo Savonarola
Ed.Paoline, Roma 1979, pp.240

Siccardi Cristina

Pier Giorgio Frassati, modello per i cristiani del Duemila
Ed. San Paolo, 2002

Soldi Primo

Verso l’assoluto, Pier Giorgio Frassati
presentazione di Giovanni Testori, ed.Gribaudi, Torino 1982,pp.122

Verso l’assoluto, Pier Giorgio Frassati
presentazione di Roger Etchegaray e prefazione di Paul  Joseph Cordes,

Spiazzi Raimondo

Beato Pier Giorgio Frassati terziario domenicano. Ricordi, testimonianze,studi

ESD Edizioni Studio Domenicano, 2001, EAN 9788870944303
Jaca Book, nuova edizione, Milano 1996.pp.133

Staglieno Marcello

Il santo borghese
Bompiani, Milano 1988,  pp226

 

WEBSITES

http://www.piergiorgiofrassati.org/ Associazione Beato Pier Giorgio Frassati

http://www.tipiloschi.com/index.php Tipi Loschi di San Benedetto del Tronto

http://www.piergiorgiofrassati.org/piergiorgiofrassati/100candeline.htm Elenco di tantissimi (quasi 200) siti legati a Beato Pier Giorgio Frassati

http://www.santiebeati.it/Detailed/60600.html Santi del giorno

http://azionecattolica.bussola.it/frassati/

http://www.azionecattolica.it/aci/testimoni/Beati/Frassati Siti sul Beato Pier Giorgio Frassati dell' Azione Cattolica

http://www.beatofrassati.it/index.html Parrocchia dedicata al Beato Pier Giorgio Frassati

http://www.ilfaro-on-line.it/ Sito del periodico "Centro Studi Frassati"

http://www.sentierifrassati.org/ Sito dedicato ai sentieri di montagna (e non) intitolati al Beato Pier Giorgio Frassati

http://www.frassatiusa.org/ Sito Usa sul Beato Pier Giorgio Frassati

http://www.piergiorgio.com.br/ Sito brasiliano sul Beato Pier Giorgio Frassati

http://www.frassati.pijarzy.pl/ Sito polacco sul Beato Pier Giorgio Frassati

http://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Giorgio_Frassati Wikipedia

http://www.facebook.com/group.php?gid=39936315909 Profilo su Facebook

http://www.fiacifca.org/it/attivita/giovani/frassati2009 Sito Internazionale dell'Azione Cattolica

http://www.pallavoloromana.it/notizie/2009/07/28/3%C2%B0-torneo-beato-pier-giorgio-frassati/ Torneo Pallavolo dedicato al Beato Pier Giorgio Frassati

 

Biografia

Pier Giorgio Frassati nacque a Torino il 6 aprile 1901, da famiglia di origine biellese. Il padre, Alfredo, fondatore, proprietario e direttore del giornale "La Stampa", nel 1913 fu nominato senatore del Regno e nel 1921 ambasciatore d'Italia a Berlino.
Pier Giorgio frequentò le scuole presso il ginnasio-liceo Massimo D'Azeglio e presso l'istituto Sociale retto dai PP. Gesuiti; nel novembre 1918 si iscrisse al Politecnico di Torino nel corso di ingegneria industriale Meccanica (con specializzazione mineraria).
Nel 1919 entrò a far parte del Circolo universitario cattolico Cesare Balbo: un momento molto importante perchè coincise con un più deciso impegno nella società, in nome e a partire dai suoi ideali cristiani, mentre incombeva sul paese una crisi politica che sarebbe sfociata nel fascismo.
Iniziarono anni in cui le sue intense giornate si dividevano tra gli impegni di studio e la partecipazione ad incontri, dibattiti, convegni; tra i frequenti soggiorni in Germania, dove continuava il suo "tipo" di vita, e i momenti di riposo e di distensione trascorsi sui monti; tra la dedizione alle opere di carità e l'impegno politico, sociale, culturale. Era iscritto al Partito Popolare Italiano, alle Conferenze di San Vincenzo, al Circolo Milites Mariae della Gioventù Cattolica, alla Pax Romana, un'organizzazione internazionale che riuniva i cattolici intenzionati a promuovere la pace; faceva lavoro di propaganda per i giornali cattolici.
Prese parte attiva alla vita delle associazioni cattoliche, partecipando tra l'altro ai vari Congressi Eucaristici che si svolsero in quel periodo in alta Italia; nel 1921 partecipò al Congresso della Pax Romana a Ravenna e al Congresso della Gioventù Cattolica a Roma. Nel 1922 entrò nel terz'ordine domenicano nella chiesa di San Domenico in Torino assumendo il nome di fra' Girolamo Savonarola.
Morì il 4 luglio 1925 (a pochi mesi dalla laurea) dopo quattro giorni di dolorosa e improvvisa poliomielite fulminante.
Nel 1932 il card. Maurilio Fossati, arcivescovo di Torino, aprì il processo diocesano informativo sulle virtù eroiche e la fama di santità di Pier Giorgio Frassati. Nel 1935 il processo si chiuse a Torino e l'incartamento passò a Roma alla Sacra Congregazione dei Riti. Nel 1977, dopo una lunga sosta per motivi d'istruttoria, il processo venne ripreso dietro sollecitazione di Paolo VI, che aveva conosciuto personalmente Pier Giorgio. Il 31 marzo 1981 venne eseguita la ricognizione della salma nel cimitero di Pollone dal Tribunale Diocesano per le cause dei Santi. Come è stato dichiarato, la salma venne ritrovata in perfetto stato di conservazione. Il 20 luglio 1981 si chiuse a Torino, alla presenza del card. Anastasio Ballestrero, il processo apostolico, e il 31 luglio gli atti vennero portati a Roma alla Sacra Congregazione per le cause dei Santi.
Venerdì 23 ottobre 1987, mentre era in corso l'Anno Mariano e il Sinodo mondiale dei vescovi sulla vocazione e la missione dei laici, alla presenza di Giovanni Paolo II nella Congregazione per le cause dei Santi sono state riconosciute, con la promulgazione di uno speciale decreto, le virtù eroiche del Venerabile Pier Giorgio Frassati.
Il 21 dicembre 1989 - dopo aver accolto il parere favorevole delle commissioni di medici, teologi e cardinali - un decreto ha riconosciuto ufficialmente un miracolo dovuto all'intercessione di Pier Giorgio Frassati: la guarigione del friulano Domenico Sellari dal morbo di Pott, avvenuta nel 1933. Pier Giorgio Frassati è stato solennemente proclamato Beato il 20 maggio 1990 da S.S. Giovanni Paolo II, la sua festa si può celebrare ogni anno nel giorno della sua nascita al cielo, il 4 luglio. Il 16 settembre è avvenuta la traslazione delle sue reliquie dal cimitero di Pollone, nel biellese, alla Cattedrale di S. Giovanni Battista di Torino.
  

Beato Pier Giorgio Frassati e l'Oratorio di Polverigi

“…non solo agli uomini del suo tempo, ma a tutti noi e ai nostri contemporanei si rivolgono le parole dell'apostolo Pietro: « Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi ». Nel nostro secolo, Pier Giorgio Frassati, che a nome della Chiesa oggi ho la gioia di proclamare Beato, ha incarnato nella propria vita queste parole di San Pietro. La potenza dello Spirito di Verità, unito a Cristo, lo ha reso moderno testimone della speranza, che scaturisce dal Vangelo, e della grazia di salvezza operante nel cuore dell'uomo. È diventato, così, il  testimone vivo e il difensore coraggioso di questa speranza a nome dei giovani cristiani del secolo ventesimo…Certo, ad uno sguardo superficiale, lo stile di Pier Giorgio Frassati, un giovane moderno pieno di vita, non presenta granché di straordinario. Ma proprio questa è l’originalità della sua virtù, che invita a riflettere e che spinge all’imitazione. In lui la fede e gli avvenimenti quotidiani si fondono armonicamente, tanto che l'adesione al Vangelo si traduce in attenzione amorosa ai poveri e ai bisognosi, in un crescendo continuo sino agli ultimi giorni della malattia che lo porterà alla morte.

Il gusto del bello e dell'arte, la passione per lo sport e per la montagna, l'attenzione ai problemi della società non gli impediscono il rapporto costante con l'Assoluto. Tutta immersa nel mistero di Dio e tutta dedita al costante servizio del prossimo: così si può riassumere la sua giornata terrena! La sua vocazione di laico cristiano si realizzava nei suoi molteplici impegni associativi e politici, in una società in fermento, indifferente e talora ostile alla Chiesa….L'odierna celebrazione invita tutti noi ad accogliere il messaggio che Pier Giorgio Frassati trasmette agli uomini del nostro tempo, soprattutto a voi, giovani, desiderosi di offrire un concreto contributo di rinnovamento spirituale a questo nostro mondo, che talora sembra sfaldarsi e languire per mancanza di ideali. Egli proclama, con il suo esempio, che è «beata» la vita condotta nello Spirito di Cristo, Spirito delle Beatitudini, e che soltanto colui che diventa « uomo delle Beatitudini » riesce a comunicare ai fratelli l’amore e la pace. Ripete che vale veramente la pena sacrificare tutto per servire il Signore. Testimonia che la santità è possibile per tutti e che solo la rivoluzione della Carità può accendere nel cuore degli uomini la speranza di un futuro migliore.” (omelia di Giovanni Paolo II durante la Messa di beatificazione il 20 maggio del 1990) .

La figura di Pier Giorgio Frassati è strettamente legata al nostro oratorio per imperscrutabili disegni divini: alcuni di noi hanno personalmente ascoltato le testimonianze di alcuni amici di questo Beato (Don Vittorio Francesco Massetti, fondatore della Casa Famiglia di San Benedetto del Tronto),  altri erano stati affascinati dalla sua vita così indivisa dalla sua fede, infine, durante il lavoro di pulizia e di restauro delle stanze, è stata trovata una sua vecchissima immagine, subito recuperata ed attualmente esposta. Dare il nome di un Santo ad un oratorio è un impegno non indifferente, in quanto è la figura sulla quale si edificherà tutto il suo operato. Scegliere Beato Pier Giorgio Frassati ha significato basare l’educazione dei frequentatori sulla realizzazione piena della propria vita: “vivere, non vivacchiare!”, infatti, è la frase tipica legata a questo ragazzo. Messaggio tutt’altro che in linea con la mentalità odierna in cui c’è addirittura confusione tra amore ed egoismo, tra bontà e buonismo, tra indispensabile e superfluo,  tra pigrizia e riflessione, ecc..! Se vogliamo davvero che “la società sia grembo per i bambini, per i ragazzi e per i giovani che ci vivono”  e far si che “avere un oratorio è una fortuna che non tutti hanno” (parole di mons. Edoardo Menichelli nelle S. Messe della Cresima e del 10° anniversario di Fondazione) dobbiamo partire dal ristabilire una scala di valori ASSOLUTI e delle regole precise, perché senza regole non si educa! Questo è lo scopo che il nostro Oratorio ha dal giorno della sua nascita: far crescere i suoi frequentatori, affinché siano i costruttori di una società migliore. Giovani e uomini di domani che sappiano distinguere la carità dal sentimentalismo, l’attesa dall’ignavia, lo zelo dall’impazienza, l’amore dal possesso, i valori dalle necessità, il divertimento dall’eccesso, la pace dall’apatia, l’assoluto dal relativo, che un diritto è diretta conseguenza di un proprio dovere e che abbiano voglia di “lasciare il mondo un po’ meglio di come l’hanno trovato” (Robert Baden-Powell, fondatore dello Scoutismo).

La società non ha bisogno di “ragazzi che non sono male!”, ha bisogno di “buoni ragazzi”, anzi, di “ottimi cristiani” che sappiano esser ESEMPIO per gli altri, che non sappiano solo PARLARE dei problemi, ma RISOLVERLI! Quante volte, infatti, si chiacchiera di quello che fanno gli altri, della vita degli altri, degli altri; ore ed ore perse in discussioni alla cui fine gli interlocutori non solo non ne escono arricchiti, ma spesso addirittura impoveriti dall’inutilità delle argomentazioni trattate. Eleanor Roosevelt, moglie di uno dei più grandi Presidenti degli Stati Uniti d’America, scriveva: “Grandi menti discutono di idee, menti mediocri discutono di eventi, piccole menti discutono di persone”. Questo è quello di cui c’è bisogno al giorno d’oggi: ragazzi che imparino a sognare un mondo migliore e…a costruirlo.

Il nostro oratorio ha per questo attuato da qualche anno un Cursus Honorum per gli animatori secondo il quale i ragazzi vengono fatti crescere passo dopo passo nella comprensione della propria personalità e della propria realtà, in modo che possano capire come si scopre la propria vocazione nella vita e possano realizzarsi al meglio in essa. Per questo è fondamentale comprendere se stessi e gli altri: strada maestra è proprio il servizio verso i più piccoli ed indifesi. Avere la sensibilità per poter aiutare il prossimo permette poi anche di conoscere meglio noi  stessi e di capire il significato della propria vita. Si dice sempre che al giorno d’oggi l’egoismo sta invadendo sempre più la nostra società: facciamo crescere persone che abbiano la forza di testimoniare il proprio amore per gli altri come Gesù ci ha insegnato e vedremo che anche questa tendenza si invertirà!!! Ed uno dei luoghi privilegiati perché ciò possa nascere è proprio l’oratorio, come ha scritto Papa Giovanni Paolo II: “L’oratorio non è un luogo qualsiasi, ma “una palestra di vita dove la preghiera, l’istruzione religiosa, il gioco, l’amicizia, il senso della disciplina e del bene comune fanno del giovane un cristiano forte e cosciente, un cittadino solido e leale, un uomo buono e moderno”.